Granfondo Straducale, vincono Cappè e la Carloni fra le bellezze di Urbino
Ma dov’erano tutti? La domanda sorge spontanea. Chi è stato presente alla GF Straducale, non ha potuto non porsi il dubbio. Chi non è stato presente non ha veramente idea di cosa si sia perso. In allegato le classifiche complete.Anche lo stesso vincitore, Matteo Cappè, ha asserito Siamo tornati anche quest’anno perchè è una tra le granfondo meglio organizzate. Sacrosanta verità.
E’ raro che personalmente mi lasci entusiasmare da una manifestazione, ma in questa occasione non posso esimermi dal farlo.
La ASD Ciclo Ducale, ben gestita da Alessandro Gualazzi, ha saputo anche quest’anno mettere in piedi una vera chicca del settore. Quattro giorni (la festa è iniziata giovedì con una serie di iniziative collaterali rivolte alla cittadinanza) di divertimento e di coinvolgimento degli urbinati.
Un grande sforzo organizzativo da parte del CO che, però, ahimè, non ha attecchito sulla città così come si sperava. Grande successo per la festa del sabato sera, dove un delizioso maialino ha sollazzato il palato dei numerosi commensali, allietati dallo spettacolo di musiche e danze (chi non ha lasciato gli occhi sui costumi succinti di Trilly e le sue fatine), composto totalmente da ciclisti e turisti.
Urbino, già di suo, è da visitare. Una bellissima cittadina medioevale, paese natale di Raffaello Sanzio, papa Clemente XI e Valentino Rossi (si, proprio The Doctor), piena di musei, pinacoteche e luoghi che hanno fatto la storia del nostro Bel Paese (peccato non visitare il Palazzo Ducale e la casa di Raffaello). Come perdere un’occasione come questa? All’interno del bellissimo Ex Collegio Raffaello, ora sede della Prefettura, è stata dislocata la segreteria e le operazioni di ritiro dei pettorali. Il pacco gara consegnato ai 1200 iscritti conteneva, all’interno di una pratica sacca griffata con il logo dell’organizzazione, una maglia intima della Sportful e un pacco di pasta alla farina di farro. Un numero di iscritti che ha visto una flessione di circa 900 unità rispetto alla precedente edizione, segnata però dalla presenza della manifestazione nel calendario del Prestigio. I 1200 iscritti, però, hanno segnato un balzo in avanti del 50% rispetto all’edizione di due anni prima, dove si correva da soli, quando gli iscritti furono solo 900.
Un salto di qualità che non può restare indifferente, segnale che, chi ha provato la Straducale l’anno scorso, è rimasto piacevolmente colpito ed è tornato, forte anche del fatto che da quest’anno, la prova è parte del calendario del neonato UNESCO Cycling Tour, challenge che comprende le granfondo appartenenti a siti, italiani, UNESCO.
Resta comunque il fatto che – chi l’ha vissuta sarà d’accordo con me – questo è un evento che può tranquillamente ambire a quota 3500 presenze, senza dimostrare boriosità alcuna. Il periodo di fine luglio, con le ferie incombenti e con sei mesi pieni di granfondo nelle gambe, sicuramente la tiene lontano dai grandi numeri, pertanto Gualazzi ed il suo staff, dovranno sicuramente trovare una soluzione per mettersi sul mercato in un momento dove la richiesta è ancora alta.
Ingrigliati in piazza Mercatale, i quasi mille partenti, hanno preso il via in perfetto orario alle ore 8.00. Tre i percorsi proposti dall’organizzazione: il corto da 80km, il medio da 125km ed il lungo da 156km. Un dislivello di tutto rispetto per tutti i percorsi, ma soprattutto per la granfondo che ha visto nella scalata del Monte Nerone, la sua asperità maggiore. Peccato per l’esclusione del Catria dal percorso a causa di una concomitanza di manifestazioni, che ha lasciato fuori i ciclisti dal monte per agevolare l’accesso alle auto. Otto le maggiori asperità da affrontare su un percorso che non lascia spazio alla pianura: Montesoffio, Peglio, Rocca Leonella, Palcano, Monte Nerone, Monte Cagnero e nuovamente Montesoffio.
Un percorso tracciato sulle colline dell’appennino marchigiano, quasi totalmente prive di traffico, perfettamente segnate da numerosissimi cartelli e ottimamente presidiate dal numeroso personale presente. Molto ben posizionati i rifornitissimi ristori presenti. Visto il periodo e la calda giornata, non è certo mancata l’acqua, fornita a volontà dai numerosi punti acqua.
L’arrivo, posto proprio davanti al Palazzo Ducale, ha visto l’ultimo chilometro e mezzo in dolce ascesa e gli ultimi 500m sul pavè. Ad attendere i ciclisti, un favoloso ristoro con tanto di bibite, panini, pasta fredda, melone, cocomero, banane, a rifocillare le stanche membra.
Il pasta party ha trovato posto all’interno di un locale self service (meglio conosciuto come la mensa del Duca), e ha servito ai ciclisti tre tipi di primi (due di pasta e un’insalata di riso), arrosto, mozzarella e pomodoro, con contorni di patate al forno o fagiolini o insalata, frutta a scelta tra mele, banane e pesche, acqua ai tavoli e vino bianco o rosso. Un vero e proprio pranzo, di ottima qualità e servito in tempi celeri.
Ma vediamo come è stata la prova agonistica. La corsa è stata a totale appannaggio del Team Maggi FRW che ha, fin da subito, preso in mano la situazione. Il primo a provarci è Matteo Cappè, livornese, che tenta l’azione solitaria, la quale dura una quindicina di chilometri, ma che viene annullata dal forcing del gruppo. Ma è Devis Miorin, sempre del Team Maggi, che si lancia in contropiede, e alla quale ruota di aggancia il trentino Antonio Corradini del Viner Factory Team Nautilus. I due proseguono di comune accordo fino a metà della scalata del Nerone, dove vengono raggiunti in sequenza da Matteo Cappè, Gianluca Cavalli, Vincenzo Pisani e Andrea Beconcini in rinforzo al compagno Miorin. Mancano pochi chilometri allo scollinamento che a loro si aggiunge anche Alfonso Falzarano del Team Guru Parkpre.
I giochi sono praticamente ormai fatti. Il battistrada conta sette ciclisti, di cui ben cinque del Team Maggi. Difficile perdere la corsa. Nonostante i vari scatti e contro scatti degli ultimi chilometri, Falzarano e Corradini si rendono conto che non c’è trippa per gatti. Mancano duecento metri all’arrivo e Cappè allunga quel tanto che gli basta per andare a vincere la granfondo. Dietro di loro, i compagni, che non sono dei cannibali, lasciano che siano Corradini e Falzarano a decidersi gli altri due gradini del podio, che vanno rispettivamente al trentino Corradini e al pistoiese Falzarano.
Tra le donne la vittoria è della faentina Raffaella Carloni della Deka Faentina. Pochi minuti dopo, giunge la aretina, iridata Master, Michela Gorini (Cavallino Tenticiclismo). Terza piazza per Lorena Zangheri (Aquilotti Cervia).
Gara fotocopia quella della mediofondo, che vede giungere ai piedi di Urbino un battistrada di una decina di elementi. Sono i duecento metri finali a vedere l’allungo di Maurizio Bachini, portacolori del Team San Ginese, che giunge vittorioso al traguardo. Pochi metri dietro scatta la volata per il podio, che viene regolata da Luca Rubechini del Valenti Team ai danni di Luciano Mencaroni (Pedale Fermano).
E’ la cesenaticense Maria Cristina Prati (Team Matteoni) a cogliere la vittoria femminile della mediofondo, precedendo Manuela Bugli (Ecology Team) e Martina Scoppa (GS Esercito).
Proprietario di un negozio di biciclette a Cagli, Walter Basili (team Fausto Coppi Fermignano) si aggiudica la vittoria del percorso corto da 81km, vincendo la volata a ranghi stretti. Alla sua ruota giungono Simone Lunghi (Gs Mondobici Fermignano) e il compagno di squadra Behrooz Zabihi Golekolahi.
Tra le donne, la più veloce è Debora Morri (Medinox) che precede Ana Tollumi (Frecce Rosse Rimini) e Chiara Mainardi (Vitifrigo Montecchio).
Veramente un gioiellino di manifestazione, inserita nel UNESCO Cyclyng Tour non a caso, che merita, senza la minima ombra di dubbio, di essere partecipata, perché no, sfruttandola come primo giorno di ferie.
CLASSIFICHE
Granfondo: 156km
Uomini
1Cappe´ MatteoCicli Maggi Team Frw4.25.42
2Corradini AntonioViner Factory Team – Nautilus4.25.50
3Falzarano AlfonsoTeam Guru Parkpre Selleitalia4.25.50
4Miorin DevisCicli Maggi Team Frw4.25.52
5Pisani VincenzoAsd Gs Esercito4.25.52
Donne
1Carloni RaffaellaTeam Deka Faentina5.05.18
2Gorini MichelaAsd Cavallino Tenticiclismo5.08.58
3Zangheri LorenaAsd Team Aquilotti Cervia5.09.23
4Nisi Maria CristinaAsd Bhoss King Bike Empoli5.13.32
5Fumarola VincenzaSpinbike Pesaro5.16.35
Mediofondo: 125km
Uomini
1Bachini MaurizioCicloteam San Ginese3.22.12
2Rubechini LucaValenti Team3.22.15
3Mencaroni LucianoAsd Pedale Fermano3.22.16
4Bianchi GregoryAsd Team Fausto Coppi Fermignano3.22.17
5Salani RiccardoManila Bike Scott Asd3.22.23
Donne
1Prati Maria CristinaGs Cicli Matteoni Frw3.45.23
2Bugli ManuelaAsd Ecology Team3.49.15
3Scoppa MartinaAsd Gs Esercito3.58.41
4Bertozzi FrancescaAsd Ecology Team3.58.44
5Schiavoni OriettaAsd Rimini Mobili4.04.20
Fondo: 81km
Uomini
1Basili ValterAsd Team Fausto Coppi Fermignano2.13.00
2Lunghi SimoneAsd Gs Mondobici Fermignano2.13.00
3Zabihi Golekolahi BehroozAsd Team Fausto Coppi Fermignano2.13.01
4Senesi SandroAsd Newteam Essebi2.13.02
5Giuliodori GiacomoAsd Rimini Mobili2.13.14
Donne
1Morri DeboraAsd Medinox2.42.11
2Tollumi AnaFrecce Rosse Rimini2.48.03
3Mainardi ChiaraVitrifrigo Montecchio2.51.28
4Vinci SilvanaTeam Mg.K Vis-Lgl-Viner-Miche3.07.39
5Trastullo ElisabettaAsd Team Salieri3.09.12
Fonte: Enrico Cavallini
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